Entrance: 30.00€
Young under 30: 15€ (discount rules)
Monumento del blues, leggenda vivente della musica
CONCERTO ECCEZIONALE
Avrebbe dovuto essere tra le ‘candeline’ più prestigiose della passata, gloriosa XXV stagione ma l’ennesimo rinvio (il terzo in quattro anni) del suo tour europeo ci ha costretti a posticipare la data nella XXVI stagione.
Ed eccolo qui, finalmente!
Da quarant'anni al top del blues acustico con la sua sei corde National, il dobro, l'armonica a bocca e una voce che di bianco non ha nulla; suo padre, John Hammond Senior, è passato alla storia come il talent scout che rivelò al mondo, tra moltissimi altri mostri sacri, Count Basie, Benny Goodman, Billie Holiday, Robert Johnson, Bessie Smith, Aretha Franklin, Stevie Ray Vaughan, Bruce Springsteen e Pete Seeger.
John Hammond interpreta un repertorio praticamente infinito, un archivio di titoli che in buona sostanza raccoglie tutti o quasi i linguaggi della musica popolare americana. I più quotati festival e teatri europei, americani, giapponesi, se lo contendono e migliaia di concerti nei più prestigiosi templi della musica lo hanno legittimato come uno dei massimi artisti blues di sempre, tra i più grandi interpreti bianchi della musica del diavolo. Ha lavorato con i mostri sacri, dentro e fuori dal mondo del blues: Sonny Terry, John Lee Hooker, Dave Van Ronk, Rolling Stones, Ray Charles, Bob Dylan, Van Morrison, Jorma Kaukonen, John Mayall, Steve Winwood, Eric Clapton, Jimi Hendrix, Duane Allman, The Band, J.J. Cale, Dr. John, Koko Taylor, Charlie Musselwhite, Michael Bloomfield e Tom Waits. Ha inciso trentotto album; ha avuto cinque nomination ai Grammy Award (di cui due vittorie); ha firmato come autore importanti colonne sonore cinematografiche (tra cui Il piccolo grande uomo).Il legame con il blues è viscerale, totale e nasce dalla scoperta di Robert Johnson e dall'ascolto delle sue registrazioni degli anni '30. Ricorda John ...quando ho sentito Johnson mi sono commosso...mi sono sentito cambiato...qualcosa era nato in me e doveva comunque venir fuori, esplodere... Nel variegato mondo del blues, appannaggio dei musicisti afro-americani, John è certamente l'artista bianco più rispettato e stimato. Ma il suo sconfinato talento travalica i generi musicali e le sue svariate collaborazioni ne sono la testimonianza più evidente.
...il suono di John è così avvincente, completo, simmetrico e soul con solo voce, chitarra e armonica, che in un primo momento è impossibile immaginare anche solo di migliorarlo...una grande forza della natura. John suona come un treno che sta arrivando. Li spacca tutti! (Tom Waits)
Dopo la sua ultima -mitica- apparizione sul palco del FolkClub nell’ottobre 2007, torna questo gigante della musica mondiale per un attesissimo, più volte rimandato, straordinario, assolutamente imperdibile concerto.