Ingresso: 25,00€
                                        
                                            
                                            Minori di 30 anni: 13€ (regolamento sconti)
                                        
                                        
                                    
Mary Gauthier si è imposta prepotentemente negli ultimi 15 anni sulla scena del country alternativo e, più in generale, della musica acustica americana. La sua eccezionale sensibilità creativa e la sua voce calda e precisa la pongono su un livello di eccellenza assoluta e per lei si sono spesi, a buon diritto, paragoni e accostamenti altisonanti: Townes Van Zandt, Steve Earle, Lucinda Williams, John Prine. Mary viene abbandonata appena nata dalla madre a New Orleans, e vive il primo anno di vita in un orfanotrofio. Adottata da una coppia di Baton Rouge, a 15 anni ruba la loro macchina e scappa verso nord. È l'inizio di una spirale di perdizione in cui precipita: abuso di droghe, alcolismo, galera. Riesce a iscriversi all'università della Louisiana grazie all'aiuto dello Stato, ma anche questa esperienza si traduce in un insuccesso. Dopo aver frequentato una scuola di cucina, apre a Boston un ristorante di specialità cajun, il Dixie Kitchen. Le cose incominciano a girare per il verso giusto, gli affari vanno bene, ha smesso di bere, e sta riemergendo la sua passione per la musica, suonare la chitarra, cantare e scrivere canzoni. Incomincia a esibirsi nei locali di Boston e, nel 1997, a 35 anni, pubblica il suo primo disco, Dixie Kitchen. 
Il successo giunge immediato quanto inaspettato: Mary ottiene una nomination come "Miglior Nuovo Artista Folk Contemporaneo" ai Boston Music Awards, e parte in tournée per tutti gli U.S.A. con la Nashville Songwriter Association. Al suo ritorno vende il ristorante per finanziare il secondo disco, Drag queens in Limousine, che esce nel '99. Il disco ottiene 4 stelle dalla rivista Rolling Stone e Mary diventa una presenza fissa a tutti i folk festival più importanti del Paese. La title track vince agli Indipendent Music Awards il titolo di "Miglior Canzone Folk".
Mary è finalmente tranquilla, soddisfatta, in pace con se stessa e pronta ad affrontare i nodi emotivi legati alla sua infanzia, e lo fa con un concept album, tutto dedicato alla sua storia di neonata abbandonata. L'album è magistralmente prodotto da Michael Timmins (Cowboy Junkies), e vede la partecipazione di sua sorella Margo (voce dei CJ) e del grande Garth Hudson della Band, oltre a una canzone di cui è coautore Darrell Scott (ammirato all'Acoustic Night di Beppe Gambetta nel 2010). Nel 2014 Mary Gauthier firma un altro album meraviglioso, Trouble and Love. Un viaggio interiore sospeso tra folk, poesia e anima che Mary Gauthier porta in tour in Italia accompagnata dal violinista Michele Gazich. Nel 2018 viene dato alle stampe Rifles & Rosary Beads, interamente scritto con un gruppo di veterani di guerra e le loro famiglie. 11 canzoni, struggenti, drammatiche che esplorano le piaghe della vita, i ricordi dei conflitti, l'esperienza sul campo di battaglia e le dolorose appendici umane riportate a casa, l'indifferenza della politica, la paura di fronte alla morte. La produzione è affidata a Neilson Hubbard degli Orphan Brigade che svolge un lavoro straordinario nel rendere ancora più scarne ed essenziali queste canzoni che scavano l’anima. Rifle & Rosary Beads è uno dei dischi più belli di sempre di Mary ed è candidato ai Grammy Music Awards e al miglior disco di Americana assoluto dell’anno. 
Mary Gauthier è in tour in Italia insieme all’ormai immancabile violinista Michele Gazich (Mary ha anche prodotto l’ultimo album di Michele Temuto come grido, atteso come canto, pubblicato a settembre 2018), coinvolto anche nella registrazione del disco, e alla songwriter texana Jaimee Harris, che aprirà il concerto.