Joachim Cooder: voce, electric mbira
Adriano Viterbini: chitarra elettrica
Joachim Cooder è cresciuto circondato dalla musica, accanto a suo padre, il leggendario chitarrista Ry Cooder, vincitore di sette Grammy, che lo ha portato in tournée fin dalla giovane età come batterista, suonando sia dal vivo che in studio. Queste incredibili esperienze gli hanno permesso di condividere il palco e il lavoro in studio con artisti come Johnny Cash, Ali Farka Touré, V. M. Bhatt, Steve Earle, John Lee Hooker, Dr. John, Nick Lowe, Mavis Staples, The Happy Mondays e, in particolare, il pluripremiato progetto Buena Vista Social Club, che ha venduto oltre otto milioni di copie in tutto il mondo ed è entrato nel Guinness dei Primati come l'album di world music più venduto di sempre. Cantante, polistrumentista e compositore, Joachim Cooder ha pubblicato il 13 novembre il suo nuovo album “Dreamer’s Motel”, una raccolta di brani originali. Co-prodotto da Martin Pradler (John Mayer, Shawn Mendes, Neil Young), “Dreamer’s Motel” vede Cooder esplorare nuovi territori sonori, muovendosi con autenticità tra soulful Americana, folk, roots e alt-country. Con un’artigianalità melodica ricca e un fascino discreto, questa raccolta è un promemoria della vasta gamma e del ricco patrimonio musicale del musicista californiano, trasporta gli ascoltatori in una stratosfera sonica senza confini, in un viaggio nostalgico in cui la realtà è intrisa di visioni di speranza e dolcezza, che vivono nei sogni e nei ricordi. Brani in cui le vocalità e i ritmi caraibici si mescolano delicatamente, altri con le chitarre che risuonano a sostegno di cori ondeggianti dolci come ninne nanne, altri sono invece intrisi di influenze gospel, con voci corali eteree che rispondono al canto di Cooder mentre la bellezza strumentale del brano si sviluppa dalle note del banjo che si intrecciano e si snodano sotto le fondamenta di pianoforte, viola e violino; altri ancora vedono un folk psichedelico e vibrante unirsi allo stile voodoo Cajun di Dr. John, regalando linee melodiche ipnotiche quanto indimenticabili. Sul precedente album di Cooder, “Over That Road I’m Bound” del 2020 è stato scritto:
“Un gioioso mix di kalimba africana e melodie tradizionali del country blues.” (The Sunday Times)
“Caldo, edificante e silenziosamente spettacolare.” (Uncut)
“Il talento ereditato trova la sua vena d’ispirazione… un disco lungo vivace e gioioso.” (MOJO)
Ad accompagnare Joachim sul palco sarà Adriano Viterbini. Chitarrista, cantante e compositore italiano che si ispira a Ry Cooder, Blind Wille Johnson, RATM, Tinariwen, Nuno Bettencourt, Weezer e Beck, noto per essere chitarrista e fondatore dei Bud Spencer Blues Explosion, degli I Hate My Village e dei Black Friday. Originario di Castel Gandolfo, comincia a suonare all'età di 5 anni, prima il pianoforte e poi chitarra elettrica e acustica. Negli ultimi 25 anni si è ritagliato un ruolo di primo piano sulla scena musicale romana, collaborando in studio o dal vivo con numerosi prestigiosi artisti, tra cui Alessandro Cortini (Nine Inch Nails), Enzo Pietropaoli, Raf, Bombino, Nicolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Alberto Ferrari (Verdena), Tre Allegri Ragazzi Morti, Rokia Traoré, Nic Cester, Kasabian, Muse, Cor Veleno, Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle).
