Elijah Wald (USA): voce e chitarra
Pietro Brunello: voce e chitarra
Alex 'Kid' Gariazzo: voce e chitarra
Marco ‘Benz’ Gentile: violino e mandolino
Bob Dylan arrivò al Greenwich Village nel gennaio del 1961, entrando in un mondo musicale vibrante dal quale sarebbe emerso come uno degli artisti più influenti del ventesimo secolo. Attraverso canzoni e racconti, Elijah Wald conduce il pubblico in quel mondo, ripercorrendo il cammino di Dylan mentre incontrava e scambiava brani con figure come Woody Guthrie, Pete Seeger, Odetta, Dave Van Ronk, Ramblin’ Jack Elliott, Eric Von Schmidt e Jean Ritchie; molti di essi erano amici di Elijah: ha passato parecchio tempo con Elliott, si è esibito con Von Schmidt ed è stato particolarmente legato a Van Ronk, il cui divano è stato spesso rifugio sia per lui che per Dylan.
La scaletta dello Spettacolo ripercorre l’evoluzione di Dylan dal suo arrivo a New York fino al momento in cui passò alla chitarra elettrica al Newport Folk Festival. Spazia dalle vecchie ballate folk (“The Cuckoo”, “Nottamun Town”) a composizioni giovanili meno note (“The Old Man”, “If I Had to Do It All Over Again”) fino ai capolavori più celebri (“Blowin’ in the Wind”, “Masters of War”, “Mr. Tambourine Man”), legati da racconti sulla scena del Village e sul percorso che portò Dylan da semplice cantante folk e blues a diventare la voce di una generazione.
Esperto chitarrista, cantante e narratore, Elijah Wald si esibisce da quasi cinquant’anni in una vasta gamma di stili: blues, folk, ragtime, swing, country, canzoni cowboy, fino al pop swahili, allo stile chitarristico bahamense di Joseph Spence e ai corridos messicani. Ha iniziato a girare il mondo da adolescente come busker errante, ed è stato in tournée in tutti gli Stati Uniti e in gran parte del resto del mondo, esibendosi in caffè, bar, nightclub, college, sale da concerto e sui palchi di festival da New Orleans a Chicago, Tokyo, Salisburgo e Sydney. I suoi mentori includono Dave Van Ronk, con cui ha suonato e registrato e di cui ha scritto le memorie “The Mayor of MacDougal Street” (che ha ispirato il film dei fratelli Coen “A proposito di Davis”); Howard Armstrong, leggendario maestro di string band afroamericana, con cui è stato in tour per cinque anni; Eric Von Schmidt, padre fondatore della scena folk/blues di Cambridge; Jean-Bosco Mwenda, padre della chitarra acustica congolese. È stato premiato con un Grammy nel 2002 (per le liner notes, che nelle parole di Van Ronk “è un po’ come ricevere il Premio Nobel per il disegno con le dita", ma comunque fa piacere), ha realizzato un apprezzatissimo video didattico sullo stile chitarristico del mago bahamense Joseph Spence, e nei suoi concerti intreccia musica e racconti provenienti da persone e luoghi diversi, in uno stile personale e coinvolgente. La musica e le storie di Elijah sono profondamente arricchite dalla sua seconda carriera di cronista della musica americana e mondiale. Oltre alle memorie di Van Ronk, ha scritto libri su Josh White e Robert Johnson, un’indagine su Jelly Roll Morton e sulla censura dei primi blues, una storia alternativa della musica pop intitolata provocatoriamente “How the Beatles Destroyed Rock ’n’ Roll”, e “Dylan Goes Electric!”, che ha ispirato il film “A Complete Unknown”. Ad accompagnare Elijah sul palco del FolkClub, un parterre di musicisti italiani di primissimo ordine: Alex ‘Kid’ Gariazzo (chitarra e voce), Marco ‘Benz’ Gentile (violino) e Pietro Brunello (chitarra e voce).
“Un brillante chitarrista fingerstyle e un cantante distintivo.” (The Boston Globe)
“Esuberante ed educativo.” (The Times of India)
“Grandi canzoni, accompagnamenti scattanti e alcune delle camicie più belle sulla faccia della terra.” (Dave Van Ronk)
“Elijah Wald è un grande folk singer che combina abilità musicale, ottime scelte di repertorio e una memoria storica che lo colloca tra i migliori del suo campo. Elijah ha percorso migliaia di chilometri in tutto il mondo, incontrando persone e suonando con loro. È uno dei pochi musicisti folk della sua generazione ad avere un legame stretto con i grandi cantautori folk iconici come Dave Van Ronk e allo stesso tempo con una nuova generazione di musicisti che oggi si dedicano al folk e alla musica tradizionale. Se Elijah Wald tiene un concerto, non potete perderlo.” (Eli Smith, direttore del Brooklyn Folk Festival e del Washington Square Folk Festival)
“Elijah ha uno stile chitarristico tradizionale di altissimo livello e canzoni potenti. Pur esibendosi da solista subito dopo una band rumorosa, è stato capace di conquistare un pubblico di 1000 persone e ha realizzato una performance memorabile al festival. Altamente raccomandato!”
(Štěpán Suchochleb, direttore del Blues Alive Festival, Repubblica Ceca).