AMINE & HAMZA (Tunisia)

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Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)

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Due fratelli, una passione. Musica contemporanea dalla Tunisia

Lontani dagli stereotipi musicali, Amine M'Raihi e Hamza M'Raihi brandiscono i loro strumenti in segno di invito al viaggio e al sogno in un universo in cui le frontiere e le barriere geografiche sono abolite. Tunisini, iniziati molto presto alla musica classica araba che ha permesso loro di sviluppare una padronanza tecnica straordinaria (entrambi sono diplomati in musica orientale e hanno ottenuto il premio nazionale rispettivamente di oud, il liuto arabo, e kanoun, strumento a corde pizzicate come il salterio), anche grazie al loro virtuosismo tecnico sono stati in grado di sviluppare uno stile autonomo che incrocia in maniera dinamica e personale la musica tradizionale del loro Paese con sfumature di musica classica occidentale, jazz, flamenco, musica tradizionale indiana, persiana e di molte altre tradizioni. Suonano sia composizioni classiche che originali, riferendosi alla musica arabo-andalusa che nelle diverse aeree del Maghreb acquisisce differenti nomi e particolarità espressive. In Tunisia e Libia si chiama maluf e le origini di questo stile vanno ricercate nella lunga dominazione araba della penisola iberica. La loro musica è una continua ricerca di nuove sonorità, ritmi e fusioni di varie influenze musicali. Aprire il loro cuore e la loro mente a sonorità ‘altre’ ha permesso loro di costruire un variegato universo musicale, ancorato alle specificità della musica tradizionale araba (il maqam -l’approccio modale- e l’improvvisazione), arricchito da una perfetta padronanza tecnica e dall’assoluto rigore esecutivo, al servizio di una musica fortemente espressiva e meno stereotipata. Amine e Hamza sono l'immagine di una nuova generazione di musicisti, fieri delle loro identità multiple, aperti e tolleranti verso tutte le altre culture. Entrambi continuano a sfidare le leggi cristallizzate del classicismo musicale delineando un percorso verso l’espressione di una nuova, onesta e coraggiosa identità musicale. A dispetto della loro giovane età (nati rispettivamente nel 1986 e 1987), grazie anche ai loro molteplici progetti in collaborazione con musicisti di tutto il mondo, si sono già esibiti molte scene prestigiose, tra cui il Kennedy Center a Washington, l’Istituto del Mondo Arabo a Parigi, il Teatro della Médina a Beirut, l’Opéra del Cairo; sono stati invitati al Festival Internazionale della Médina di Tunisi, al Festival di Jarach in Giordania, al Festival di Hammamet e a quello di Cartagine, alla Fierra Mediteranea (Spagna) e all’Oriental Music Festival (Danimarca). Sette le pubblicazioni discografiche al loro attivo: Ala Mar Azaman (2002), Il a Hounak (2003), Asfar (2005), Things may change (2006), Mani Nessi (2007), Tunifunk (2009) e Perpetual motion (di imminente pubblicazione). Per la prima volta al FolkClub: Amine M'Raihi (oud), Hamza M'Raihi (kanoun) e Sebastien Baiju Bhatt (violino).