PATRIZIA LAQUIDARA QUARTET

Live

Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)

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Il Canto dell’Anguana

Patrizia Laquidara, siciliana di nascita ma veneta di adozione, è cantante, autrice, compositrice, e –occasionalmente- anche attrice. Spazia dalla canzone d’autore alla musica popolare alla sperimentazione vocale. Poetessa di estrazione maudit, cosi viene definita per la sua scrittura, è considerata una delle punte di diamante tra le cantautrici italiane. La sua voce è stata descritta come una voce di rottura, a tratti dolce e sinuosa, altrove impetuosa e dirompente, con una capacità sbalorditiva di ammaliare e stregare.

Il suo talento eccentrico l'ha portata a esibirsi in diverse parti del mondo tra cui Giappone, Stati Uniti, Marocco, Portogallo, Spagna, Ecuador, Lussemburgo e Brasile, dove ha già portato tre lunghi tour, l'ultimo dei quali conclusosi nell'agosto 2013. Premio Città di Recanati 2002, Premio della critica Festival di Sanremo 2003 e Premio Cantante di Musica Popolare IMAIE 2007, Patrizia ha collaborato con alcuni dei mostri sacri della musica mondiale come Ian Anderson (Jethro Tull), che l'ha invitata a partecipare al suo tour italiano nel 2011, e Arto Lindsay, che Patrizia ha scelto come produttore artistico del suo secondo album, Funambola (nella cinquina dei finalisti Targa Tenco 2007 come Miglior Album). In questo live, dove l'artista non solo affascina per la voce, straordinaria come intensità, ma anche per le doti di scrittura e per la totale padronanza della scena, Patrizia mette in gioco il suo repertorio -da Indirizzo Portoghese alle scorribande dentro la canzone popolare e d'autore, da Funambola a composizioni non ancora incise, fino ad arrivare allo straordinario Il Canto dell'Anguana (album vincitore della TargaTenco 2011 nella sezione dialettale, di cui è anche produttrice artistica oltre che compositrice). De Il Canto dell'Anguana Patrizia dice: ...è un disco realizzato anche per fare un dono cantato alla mia terra d'adozione. Perché si sappia che in Veneto c'è anche questo. In questo disco si parla di identità. Un'identità che non è fissa e immobile come vogliono farci credere. Ma, anzi si sposta, viaggia. Perché le culture popolari sono bastarde, meticce, migranti, impure, cacciatrici di miti. Viaggiano, si mischiano, si abbracciano e fanno nascere nuove culture, a volte anche con violenza. La lingua e la musica davvero contengono sempre e comunque le tracce di altri popoli...

Durate il concerto si alternano momenti travolgenti ed elettrici con parentesi di solo voce emozionanti e intensi, gli ottimi musicisti che l’affiancano alternano suoni vigorosi e morbidi, l’esecuzione dal vivo è al contempo impeccabile e sanguigna. Un dialogo in cui la musica -più che accompagnare- entra in risonanza con la voce potenziandone la limpidezza, la forza espressiva e la qualità emotiva.

Giancarlo Bianchetti alle chitarre, per dieci anni con Vinicio Capossella sia in live che in studio, ha collaborato -tra gli altri- con Jack Walrath, Tony Castellano, Steve Grossman, Tony Scott, Marco Tamburini, Piero Odorici. Attualmente è anche side man di Gianmaria Testa nei suoi live e nei suoi album.
Nelide Bandello, membro del collettivo El Gallo Rojo, batterista eclettico e personale il cui stile riassume la sua formazione eterodossa in cui rientrano gli esordi alternativi rock, new wave, hardcore, la tradizione jazzistica, la libera improvvisazione e una lunga esperienza nell’ambito di spettacoli teatrali e di cabaret.
Davide Garattoni, basso e contrabbasso, ha collaborato tra gli altri con Zeduardo Martins, Carlo Atti, Jaime Vasques, Carlo Maver, Pepo Bianucci e Federico Poggipollini.