GET THE BLESSING (UK)

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Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)

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La sezione ritmica dei Portishead per un quartetto jazz (e non solo) stratosferico

E' un altro dei “colpi” della stagione 2013-14 di cui andiamo particolarmente fieri. I Get the Blessing sono oggi considerati “la band più originale ed eccitante della scena britannica del momento” come ha scritto la rivista Jazzwise. Nati a Bristol da un'idea del bassista Jim Barr e del batterista Clive Deamer, ovvero della sezione ritmica dei Portishead, leggende del trip-hop, i GTB si completano con i fiati e l’elettronica del sassofonista Jake McMurchie e del trombettista Pete Judge. La loro cifra stilistica fondamentale è un perfetto connubio tra la libertà creativa propria del jazz moderno e l'energia corale del rock più aggiornato; il risultato è un sound personalissimo e inconfondibile, esplosivo e inclassificabile in facili categorizzazioni.

Il punto di partenza dei quattro è la comune passione per il genio di Ornette Coleman (presenza che in qualche modo “torna” sul palco del FolkClub per la seconda volta in stagione, dopo il concerto di Barbara Raimondi e Tony Kofi), ma rinchiudere i GTB nel recinto del jazz è operazione assolutamente impossibile. Al contrario: dall'ambiente jazz sono considerati degli outsider, lo dimostrano i numerosi sopraccigli alzati in occasione della vittoria ai BBC Jazz Award del loro primo CD All is yes (2008). D'altro canto sono anche decisamente troppo jazzy per essere rinchiusi in quell'altro recinto, quello del cosiddetto post-rock. Ne consegue che la cosa migliore da fare sia semplicemente ascoltarli, senza spaccarsi la testa a cercare di definirli, e assaporare la qualità estetica di una band che riesce a fare musica per nulla difficile, pur essendo tutt'altro che semplice (anche se azzardare la definizione "post-jazz" non pare totalmente fuori luogo).
Nel 2009 esce il secondo album Bug in amber, che conferma la formula magica del primo: una base ritmica non solo straordinaria per solidità e precisione, ma anche pronta in qualunque momento a dialogare con i due fiati per contribuire alla costruzione di melodie tanto complesse quanto godibili all'orecchio. La stampa inglese va in visibilio: BBC Music Magazine prevede ...questa uscita ricaricherà certamente il mondo del jazz... l'Indipendent esclama ...i pesi massimi della scena jazz contemporanea... il Guardian, più britannicamente compassato, commenta ...un esperimento di incrocio tra i generi davvero vario e inventivo...
L'album più recente, OCDC uscito nel 2012, si avvale di due super ospiti come il chitarrista dei Portishead Adrian Utley e l'immenso Robert Wyatt. Il disco, che trasuda energia e inventiva da ogni traccia, viene acclamato dalla critica come il loro capolavoro. Perfino il Guardian perde un po' del suo aplomb ...mischiano rock bruciante con sax alla Ornette Coleman e molto altro ancora, l'effetto è elettrizzante...

Jim Barr (basso) è uno dei principali protagonisti della scena trip hop di Bristol, bassista dei Portishead, e richiestissimo session man, ha registrato, tra gli altri, con Peter Gabriel.
Clive Deamer (batteria e voce) oltre a essere il batterista dei Portishead e dei Reprazent di Roni Size, è stato in tour con Radiohead (vogliono copiare il sound dei GTB commentò sorridendo Jim Barr quando Clive fu da loro chiamato), Jeff Beck, Alison Moyet e Siouxsie. E' stato membro degli Strange Sensation di Robert Plant.
Jake McMurchie (sassofono) è un musicista di formazione jazz attivo sia come leader di suoi gruppi che come sideman. Ha registrato con Portishead e National Youth Jazz Orchestra.
Pete Judge (tromba) è un compositore di colonne sonore oltre che jazzista e cultore della musica sperimentale, fa parte del trio Three Cane Whale con Alex Vann degli Spiro e Paul Bradley dei Me.

...i GTB imbrigliano rock e jazz con inflessibile forza... – Time Out