DUCK BAKER (USA)

Live

Ingresso: 15,00€
Minori di 30 anni: 8€ (regolamento sconti)

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 Ritorna un’istituzione della chitarra finger style mondiale

…molto semplicemente: Duck Baker è il primo chitarrista Americano fingerstyle… (Sign Out). Duck Baker è uno dei più stimati chitarristi fingerstyle della sua generazione. Il suo repertorio spazia dalla musica tradizionale Irlandese al bluegrass, al blues, al gospel, ragtime e swing. Nonostante la sua reputazione di straordinario virtuoso, il successo delle sue performance dipende largamente dal suo approccio al pubblico: divertente, rilassato e istruttivo, sempre armonioso sia quando canta che quando si cimenta in brani tecnicamente arditi. I suoi arrangiamenti per chitarra hanno influenzato centinaia di musicisti e molti grandissimi della chitarra acustica hanno interpretato e registrato suoi brani e arrangiamenti: Stefan Grossman, John Renbourn, Pat Kirtley e Joe Miller. E’ apparso nei cartelloni dei più importanti festival di chitarra d’America e d’Europa ma la considerazione che il mondo della musica ha di Duck non è dovuta solo a ciò che egli ha fatto per la chitarra: il suo contributo è stato rilevante in molti campi. Diversamente da molti chitarristi che ‘prendono in prestito’ brani da diverse tradizioni musicali per comporre i propri concerti in solo, Duck ha maturato una specifica conoscenza in ciascun ambito suonando in situazioni di gruppo e successivamente ha basato i suoi arrangiamenti in solo su queste formative esperienze. La sua abilità nell’interpretare fedelmente differenti tradizioni musicali si riflette nella varietà di musicisti con cui ha collaborato: da musicisti della tradizione Irlandese e Scozzese come Pat Kilbride, Brian McNeill e Tony McManus, ad artisti old-timey e bluegrass come Art Rosenbaum, Jeff Davis, Dan Cray e Tim O’Brien fino a bluesman come Jerry Ricks, Charlie Musselwhite e Mike Cooper.
Nato nel 1949 in Virgina (U.S.A.), Duck ha trascorso la sua adolescenza suonando in band rock e blues, prima di interessarsi al fingerpicking che abbondava nelle coffeehouse locali. Il pianista ragtime Buck Evans ha esercitato sull’evoluzione musicale di Duck un’influenza fondamentale, stimolando il giovane chitarrista all’ascolto del ragtime e del jazz dei primordi in un momento storico in cui erano largamente trascurati. Trasferitosi a San Francisco all’inizio degli anni ’70, Duck si mostra attivo sia in una band bluegrass che nella fiorente scena swing e jazz, avendo così modo di confrontarsi con veterani della Bay Area quali il pianista Burt Bales e il clarinettista Bob Helms. Dalla fine dei ’70 Duck comincia ad esibirsi in solo, viaggiando per tutto il Nord America, l’Australia e l’Europa occidentale, nella quale finisce per stabilirsi per 9 anni prima di ritornare a San Francisco nel 1986. Figura divenuta familiare nelle session negli Irish pub di Londra, Duck fonda a metà degli anni ’80 un’associazione con il violinista di Galway (Irlanda) Kieran Fahy, attiva per più di 10 anni. Subito dopo il suo ritorno a Londra nel 2004, Duck e la flautista cantante Maggie Boyle fondano un trio (The Expatriate Game) con il violinista Ben Paley, per esplorare i legami tra musica irlandese e musica tradizionale Americana. Tantissime le pubblicazioni discografiche e i libri e DVD didattici al suo attivo. …Duck Baker è un vero genio della chitarra… (Stefan Grossman). …Penso che Duck abbia fissato uno standard al quale tutti noi possiamo aspirare… (Leo Kottke). Duck ritorna al FolkClub dopo più di 8 anni… non perdetevelo!