URI CAINE TRIO (USA)

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Entrance: 25.00€
Young under 30: 13€ (discount rules)

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PRENOTAZIONI CHIUSE
Ai vertici assoluti del jazz contemporaneo
 
CONCERTO ECCEZIONALE

Uri Caine è uno dei personaggi di maggiore rilievo del jazz contemporaneo e poterlo riaccogliere sul palco del FolkClub a quasi 10 anni dalla sua prima esibizione nel nostro scantinato, e a un anno e mezzo dal suo straordinario concerto in duo con Dave Douglas, organizzato dal FolkClub all’Auditorium RAI nell’ambito del Torino Jazz Festival, è motivo di orgoglio. Il trio con cui si presenta al FolkClub è semplicemente strepitoso, annoverando una sezione ritmica di livello esagerato: Clarence Penn e Mark Helias, due tra i sideman (ma quanto è riduttiva per loro questa definizione) maggiormente richiesti sulla scena di New York.
Uri Caine nasce e si forma a Philadelphia tra il padre professore universitario di diritto e la madre stimata poetessa. Gli anni del liceo sono ricchi di incontri e, nella ricca scena musicale di Philadelphia, suona con personaggi del calibro di Philly Joe Jones, Grover Washinton, Hank Mobley. Più tardi, negli anni dell’università, collabora con Freddie Hubbard, Joe Henderson, Donald Byrd, Lester Bowie. La svolta è il suo trasferimento a New York nei primi anni ’90. Qui escono i suoi primi due dischi da solista (ammontano a 25 al momento), coi quali omaggia due giganti del pianoforte come Thelonius Monk e Herbie Hancock interpretandone alcune composizioni. Con il terzo CD, interamente dedicato alla musica di Gustav Mahler, inaugura la felicissima stagione di lettura in chiave jazz di alcuni compositori classici. La commistione di jazz e classica non è certo una novità e risale alle origini del jazz, con i lavori di personaggi quali Benny Goodman o George Gershwin, ma l’approccio di Uri Caine è particolarmente originale: lo scopo di Caine non è soltanto la reinterpretazione della musica di grandi compositori del passato quali Bach, Wagner, Beethoven o Schumann; ma una vera e propria riscrittura, che attualizza quella musica e la adegua al contesto moderno in cui viene eseguita. Ecco allora che le Variazioni Goldberg di Bach diventano The drinking party in un crescendo in cui un normale e austero coro classico si trasforma, con l’incedere della musica e sotto la guida del pianoforte di Caine, in un vero e proprio coro da osteria.
Il genio creativo di Uri Caine non può fossilizzarsi su un unico, ancorché ambizioso esperimento; ecco allora che esaurita l’esplorazione e la riscrittura della musica del passato, si concentra sulla musica contemporanea. Arriva il cd Bedrock, nel 2002, nel quale al classico trio jazz, aggiunge un dj, per esplorare le possibilità espressive del drum’n’bass, del funk e dell’hip hop. Il suo cd più recente è un disco di piano solo, Callithump (2014). Caine ha inoltre diretto la sezione Musica della Biennale di Venezia nel settembre 2003. Ha lavorato con numerose orchestre di fama internazionale quali la Cleveland Orchestra, la Moscow Chamber Orchestra, la CBC Orchestra in Canada, la Los Angeles Chamber Orchestra e la Swedish Chamber Orchestra. Nel 2009 è stato nominato ai Grammy Award per The Othello Syndrome. Negli ultimi anni Caine ha lavorato al fianco di Don Byron, John Zorn, Terry Gibbs, Buddy DeFranco, Clark Terry, Rashid Ali, Arto Lindsay, Dave Douglas, Sam Rivers, Barry Altschul, Woody Herman Band, Annie Ross, Enja Band e i Master Musicians of Jajouka. Si è esibito nei più importanti festival jazz del mondo: North Sea Jazz Festival, Montreal Jazz Festival, Monterey Jazz Festival, JVC Festival, San Sebastian Jazz Festival, Newport Jazz Festival, e anche in alcuni festival di musica classica come Salzburg Festival, Munich Opera, Holland Festival, Israel Festival, IRCAM.

Mark Helias è un rinomato contrabbassista sulle scene da ormai più di trent’anni. Ha esordito nel quartetto di Anthony Braxton, per poi, negli anni, collaborare con innumerevoli artisti tra i quali ricordiamo Abbey Lincoln, Don Byron, Bobby Bradford, Ray Anderson, Don Cherry, David Krakauer, Cecil Taylor. Mark è anche un prolifico compositore nel campo delle colonne sonore (due film all’attivo) e della musica da camera e per grandi orchestre; e ha prodotto numerosi artisti tra cui Ray Anderson, Bobby Previte, Mark Dresser. Ha pubblicato dodici album a suo nome dal 1984 a oggi. Il suo trio Open Loose, con Tony Malaby e Tom Rainey, è uno dei più richiesti della scena di New York. Helias tiene frequentemente concerti di contrabbasso solo o nell’innovativo duo di contrabbassi “The Marks Brothers”, con Mark Dresser. Insegna al Sarah Lawrence College, alla New School University e al SIM (School for Improvisational Music).

Clarence Penn. Basterebbero le parole di Dave Douglas a presentare compiutamente questo straordinario batterista, e a capire perché è oggi tra i più impegnati d’America, dato che, non a caso, tutti lo vogliono: …Clarence è il tipo di musicista che ti fornisce il massimo del supporto. Ci tiene veramente che tutti sul palco riescano a esprimersi al meglio. Questo spiega perché i risultati delle formazioni a cui partecipa sono sempre così grandiosi. Fuochi d’artificio!...
Dal 1991, quando approda a New York, Penn ha messo il suo batterismo incredibilmente intelligente al servizio di una infinita lista di musicisti di prima categoria: Ellis e Wynton Marsalis, Betty Carter, Stanley Clarke, Steps Ahead, Michael Brecker, Dave Douglas, Maria Schneider, Luciana Souza, Richard Galliano e tantissimi altri. La sua discografia è impressionante, appare in più di trecento dischi (inclusi due vincitori di Grammy, 34th and Lex di Randy Brecker e Concert in the Garden and Sky Blue di Maria Schneider) con un’apertura a 360 gradi sullo spettro dei possibili diversi tipi di jazz. E’ stato in tour in tutto il mondo, ha composto musiche per film e per la pubblicità, e ha prodotto i dischi di numerosi colleghi. Il suo album solista di esordio, Penn’s Landing, è stato inserito dal New York Times nella lista dei dieci migliori dischi jazz del 1997.

Sul palco del FolkClub Uri Caine (pianoforte), Mark Helias (contrabbasso), Clarence Penn (batteria).