ALESSIO LEGA presenta 100 ANNI DI CANZONE D'AUTORE IN 5 CONCERTI 3/5

Live

Entrance: 15.00€
Young under 30: 8€ (discount rules)

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La storia della canzone italiana cantata e raccontata da Alessio Lega 

Abbonamento ai 5 concerti: 40 euro

Quando Alessio Lega ci ha proposto di imbarcarci con lui in questa avventura, “un’impresa mai tentata prima” la definisce lui a ragione, da una parte ci siamo entusiasmati perché il progetto è bello e ambizioso e perché Alessio ha il talento, le conoscenze e la passione per renderlo al meglio; dall’altra ci siamo chiesti se era chiedere troppo, un impegno continuativo di un concerto al mese per 5 mesi consecutivi, a un pubblico che tra crisi economica e calo dell’interesse per la musica live, è sempre più esiguo. Ma il fatto è che noi non ci rivolgiamo a un pubblico indeterminato, ci rivolgiamo al pubblico del FolkClub, che è colto, attento e curioso, e quindi la risposta che ci siamo dati è che valeva certamente la pena provarci e imbarcarci con Alessio in questa avventura musicale lunga 100 anni, 5 mesi, 5 concerti e 111 canzoni. Se è vero che è possibile assistere anche solo a uno dei 5 concerti, è altrettanto vero che si tratterebbe di un’esperienza spezzata e decontestualizzata, vi invitiamo quindi fortemente a seguire tutte e 5 le serate e lo facciamo anche con un incentivo economico, perché se il singolo concerto costa 15 euro, l’abbonamento a tutte e 5 le serate ne costa 40, con un risparmio di quasi il 50% e in pratica due concerti e mezzo gratuiti. Sarà possibile acquistare l’abbonamento solo in occasione della prima e della seconda serata.

Il progetto è certamente ambizioso: si tratta di 5 concerti in cui vengono eseguiti, rigorosamente dal vivo, un totale di 111 brani che ripercorrono la storia della canzone italiana da cima a fondo. L’idea nasce dalla considerazione che la canzone d’autore è un genere musicale e letterario che ha segnato molte generazioni di italiani, estendendosi su 100 anni di storia e assurgendo a vero e proprio romanzo di formazione sentimentale ed esistenziale del nostro tempo. “Poesia per tutte le tasche” (la definizione è del Maestro francese Georges Brassens), la canzone è entrata in stretta relazione con le mode, le tendenze, i gusti, il linguaggio, le ribellioni di tutte le componenti sociali da nord a sud. Nata in forma strutturata nei “café chantant” d’inizio secolo -erede della tradizione poetica partenopea, dell’opera e dell’operetta- la canzone d’autore ha una fioritura immediata e un periodo di letargo nel ventennio fascista (con qualche nobile eccezione). Risorge nei ritmi imitativi e nelle rielaborazioni del dopoguerra, per imporsi negli anni ’60 come una delle massime realtà culturali della lingua italiana. Modugno, De André, De Gregori non sono solo ai vertici della produzione culturale del proprio tempo, ma anche nelle classifiche di vendita dei dischi e sbancano ogni botteghino con spettacoli gremiti di pubblico sempre nuovo.
L’Italia è un paese con molta nostalgia e poca memoria. Se queste canzoni sono rimaste nell’orecchio di molti, difficilmente si riesce a collocarle nel loro tempo e a distinguere quella produzione di straordinario valore artistico dai ritornelli fatti per durare poche settimane.

Alessio Lega e il maestro Guido Baldoni (alla fisarmonica, al pianoforte e alla direzione sonora) dipanano il filo della memoria del ‘900, eseguendo dal vivo in versione integrale e raccontando la storia degli indimenticabili capolavori e di qualche perla nascosta della musica italiana d’autore. 5 concerti unici, tutti diversi raccontano così una storia indimenticabile e mai cantata tutta assieme.

Alessio Lega, cantautore, scrittore e militante anarchico, è nato nel 1972 a Lecce e dal 1990 vive a Milano. Ha fatto l'impiegato per le bollette, il fumettista per ostinazione e il musicista per l'amore e la rivoluzione. Collabora alle riviste e alla vita del movimento libertario. È un rivoluzionario pantofolaio e cesellatore. Comincia a scrivere e cantare le prime canzoni in pubblico alla fine degli anni ’80 e si esibisce regolarmente dal ’97. Cultore della lingua, storico della canzone internazionale, cantante di impostazione teatrale legato alla tradizione francese, scrive con un occhio alla forma e un altro alla giustizia sociale. Ha cantato nei teatri e nei locali del “giro”, ma torna sempre ai centri sociali, alle feste di piazza, ai teatri liberi. Odia il denaro, ricambiato.

3 – Arrivano i cantautori: da Genova a De André

Lauzi, Tenco, Bindi e omaggio a De André

Primi anni ’60, il “Boom economico”, l’Italia diventa benestante e la cultura non è più appannaggio di pochi. Proprio in questo periodo però si diffondono fermenti esistenziali e sociali che chiedono alla canzone di non essere più solo ritmo ed evasione. Le parole sono importanti e vanno ascoltate. Nasce il termine “cantautore” che designa una nuova generazione di autori-interpreti che sviluppano nelle loro canzoni una poetica personale che si accorda alla loro voce. In questa prima fase la città di Genova è il punto di partenza di Umberto Bindi, Bruno Lauzi e Luigi Tenco. Proprio il suicidio di quest’ultimo al festival di Sanremo del ’67 apre drammaticamente il tema del contrasto insanabile fra canzone poetica e canzone commerciale. La parte più consistente di questo concerto è dedicata al genio di Fabrizio De André, un altro genovese, che riadattando i modelli della canzone francese fa compiere uno straordinario balzo in avanti alla musica italiana. In quasi 40 anni di attività, quest’artista pervaso da un’inquietudine insaziabile e da un’ansia di costante rinnovamento, resta sulla cresta dell’onda, senza apparire in televisione e nei festival nazional-popolari. Pochi giorni dopo il diciassettesimo anniversario della sua scomparsa, è il punto di riferimento condiviso dei cantautori italiani di tutte le generazioni.

La scaletta della serata
45 - Genova per noi
(Tenco)
46 - Mi sono innamorato di te
47 - Vedrai vedrai
48 - Lontano lontano
49 - Un giorno dopo l'altro
(Bindi)
50 - Il nostro concerto
51 - Io e il mare
52 - Il mio mondo
(Lauzi)
53 - Il poeta
(Fabrizio de André)
54 - La canzone di Marinella
55 - Il bombarolo
56 - Bocca di rosa
57 - Il Gorilla
58 - La guerra di Piero
59 - Canzone dell’amore perduto
60 - Khorakhané
61 - La città vecchia
62 - Creuza de ma
63 - Cantico dei drogati
64 - Via del campo
65 - Un giudice
66 - Il testamento

Gli appuntamenti successivi: 
Venerdì 12 febbraio -4- Fra il Folkstudio e il West: percorsi degli anni '70 
Venerdì 11 marzo -5- Percorsi solitari: la canzone d'autore nell'anno 2000