LO COR DE LA PLANA (Francia)

Live

Entrance: 20.00€
Young under 30: 10€ (discount rules)

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Il canto occitano polifonico magnificamente rivisitato

Coltivando una speciale passione tanto per la musica popolare, quanto per la musica di sperimentazione, abbiamo un debole particolare per tutte quelle esperienze musicali che prendono la tradizione come punto di partenza per una ricerca musicale creativa, tesa alla scoperta di nuove sonorità attraverso il recupero e la rilettura di quelle antiche. Quando poi troviamo qualcuno che fa questo lavoro con competenza, gusto e talento, allora scatta la scintilla. Lo Cor de la Plana ci ha talmente entusiasmati con il concerto al FolkClub nel gennaio di quest’anno per la XXV stagione, da indurci a un clamoroso strappo alla regola: lo abbiamo ri-invitato per la stagione immediatamente successiva: un evento più unico che raro.

Da ormai undici anni, nel quartiere di La Plaine a Marsiglia, Lo Cor de La Plana ha reinventato la vocalità meridionale, mescolandola alle sonorità arcaiche di un Mediterraneo violento e crudo. Le percussioni e la voce sono la coppia emblematica di questo rituale rudimentale e minimale, accompagnato dagli elementi essenziali che il corpo può ancora far battere: le mani, i piedi, la pelle. Il canto polifonico tradizionale e la lingua occitana sono gli elementi di partenza, i dati della tradizione popolare da cui la loro ricerca si muove. Ma da lì, le influenze sono molteplici, sia sul piano strettamente musicale, che su quello sociale, delle tematiche affrontate dalle loro canzoni: la musica cosiddetta colta di Bartok e Pierre Schaeffer, il sound urbano di Massilia Sound System, Ramones, Velvet Underground, il rai di Cheb Khaled, la pizzica salentina. Influenze diverse e disparate che Lo Cor de la Plana miscela in una musica che è sforzo di modernità e sincretismo. Le febbrili armonie vocali, la freschezza delle loro improvvisazioni, i loro testi spesso irriverenti e ricchi di humor, li rendono orgogliosi alfieri di una cultura occitana moderna e aperta; testimoni di una città, Marsiglia, tra le più vitali e creative d’Europa. Per loro non si tratta di interrogare la memoria attraverso ciò che la immobilizza, ma nelle sue turbolenze, nelle oscenità dionisiache che può risvegliare, anche nei suoi fallimenti e nel rischio di morte che si annida in ognuno dei suoi eccessi. Dopo aver suonato nei più importanti festival di world music del mondo, ad aprile 2012 Lo Còr de la Plana ha pubblicato il nuovo straordinario disco di inediti: Marcha.

“Le loro intricate armonie formano oscuri e disorientanti labirinti occitani, in cui l’ascoltatore avventuroso può seguire il filo d’Arianna del loro approccio ricco di humor. Lo Còr de la Plana utilizza la sua musica per sfidare qualsiasi concezione precostituita riguardo al revival di culture e tradizioni antiche. La loro missione è di catturare un sentimento, vale a dire la ricchezza delle loro vite quotidiane, anche se ciò significa scontentare coloro che vorrebbero che queste forme musicali morissero sotto le volte di una cappella mediovale” (Folk Roots, UK).

Al FolkClub gli straordinari cantanti-percussionisti Manu Théron, Benjamin Novarino-Giana, Sébastien Spessa, Denis Sampieri e Rodin Kaufmann.