PEPPINO D'AGOSTINO

Live

Entrance: 18.00€
Young under 30: 9€ (discount rules)

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“il chitarrista dei chitarristi!" (Acoustic Guitar)

Eloquenza poetica, grazia e magia pervadono il suo ultimo album, Nine White Kites, (presentato al FolkClub ad aprile 2011) primo album di nuove composizioni per chitarra dopo un decennio passato ad assorbire nuovi stili e a collaborare con musicisti di grande prestigio (tra cui Eric Johnson, Stef Burns e David Tanenbaum). Nine White Kites trascina l’ascoltatore in un Gran Tour chitarristico dominato dal fingerpicking che mostra appieno la disarmante padronanza e la sopraffina maestria di Peppino sul suo strumento. Dopo un ascolto di Nine White Kites non desta meraviglia il fatto che la rivista Acoustic Guitar Magazine ritenga Peppino …uno dei più capaci compositori viventi tra i chitarristi finger style… mentre il San Jose Mercury News gli attribuisce …il raro talento di saper scrivere brani emozionanti ed evocativi.

Tutto ciò che riguarda questo residente californiano nato a Messina e cresciuto a Torino, virtuoso della chitarra acustica, compositore, cantante, insegnante e showman, è profondamente radicato nelle sue origini. Calza quindi perfettamente il fatto che il suo penultimo CD, realizzato dopo l’uscita nel 2005 di Bayshore Road, creato con il grande chitarrista elettrico di Vasco Rossi, Stef Burns, sia intitolato Made in Italy. Sono stati necessari due anni di lavorazione per realizzare Made in Italy, in cui metà dei brani sono cantati proprio da Peppino, che raramente ha incluso in altre produzioni dei brani cantati. Made in Italy ha aperto le porte a questa nuova dimensione di cantautore e interprete di Peppino. Il materiale rielaborato e reinterpretato da Peppino si concentra sia su canzoni tradizionali e popolari italiane delle ultime decadi, sia su musiche di Giochino Rossini sia di Ennio Morricone, uno degli eroi musicali di Peppino; su tutti i brani, D’Agostino mette la sua impronta personale, catturando lo spirito e il suono di questi standard che egli ri-arrangia mantenendo la sua chitarra acustica in grande evidenza. Peppino ha una lunga e rispettabile carriera ricca di prestigiosi traguardi e importanti riconoscimenti;  per citarne un paio: la famosa rivista americana Guitar Player lo ha nominato Migliore Chitarrista Acustico del 2007; l’anno seguente i lettori della pregiata rivista Acoustic Guitar Magazine hanno premiato il suo CD Every Step of the Way con una medaglia di bronzo nella gara per il miglior album acustico di tutti i tempi, a pari merito con Leo Kottke, uno degli artisti a cui D’Agostino principalmente si ispira. Di lui Leo Kottke dice: …Peppino scrive pezzi meravigliosi per chitarraè uno dei miei compositori preferiti di questo difficile strumento. Amo il suo sound e il timbro che ottiene sfruttando la resina e il legno. Il viaggio personale e artistico di D’Agostino è tutt’altro che ordinario. Ha scoperto la chitarra acustica all’età di 10 anni ascoltando il cugino che suonava in chiesa. Adolescente autodidatta, fino ai vent’anni assorbe vari stili musicali quali la musica irlandese, brasiliana e classica, maturando anche esperienze con il rock e il pop ispirandosi a gruppi quali Genesis, Emerson Lake & Palmer, Gentle Giant e Mike Oldfield. Il suo primo disco Bluerba esce nel 1981, mentre un’antologia di vari chitarristi intitolata Silk and Steel segue nel 1983. Nel 1985 D’Agostino si trasferisce negli Stati Uniti. Un agente lo nota e lo aiuta a trovare piccoli concerti che gli aprono le porte al primo contratto discografico americano. Subito dopo realizza altri dischi e collaborazioni che includono diverse colonne sonore (per Luca Barbareschi, Chris Bystrom e Massimo Delleani). Dopo aver inciso per svariate etichette americane, D’Agostino attira l’attenzione della prestigiosa Favored Nations e del grande Steve Vai, che produce l’album Every Step of the Way. Oltre al lavoro con Stef Burns, D’Agostino ha anche registrato il CD Classic/Steel con il famoso chitarrista classico David Tanenbaum e si è esibito con il coro Voena. Notevole è anche la sua produzione di apprezzatissimi libri, metodi e video didattici, che lo ha fatto salire in cattedra in seminari in tutto il mondo. Nel 2002 in collaborazione con il liutaio e innovatore Canadese Robert Godin, D’Agostino crea una chitarra da lui firmata: la Seagull modello Peppino D’Agostino, mentre per la Dunlop Manufacturing ìdea un borsello contenente accessori per chitarra. Nel 2011 Peppino è in tour con gli straordinari ‘colleghi’ Eric Johnson e Andy McKee.

Peppino ama accostare il suo approccio musicale all’arte culinaria della suo Paese natio: ”Se si conoscono solo i pomodori, l’aglio e il basilico, si farà solo un certo tipo di salsa. Ma se si apprezzano anche il timo, il prezzemolo, le cipolle e le olive, si otterrà certamente una ricetta diversa, certamente  più gustosa. Analogamente, anche nella  composizione musicale bisogna saper mescolare i vari elementi usando discrezione ed eleganza.”

La varietà della sua proposta artistica è una cosa molto importante per Peppino e questo è evidente nei suoi concerti: il pubblico non sa mai cosa aspettarsi, non c’è mai una scaletta predefinita dei brani e il repertorio cambia sempre, in relazione alle sensazioni che il pubblico gli trasmette. Il risultato del suo live è dunque splendidamente coinvolgente -e lo sanno bene i soci storici del FolkClub, che tante volte hanno avuto occasione di ammirarlo- e con una resa artistica costantemente a livelli di eccellenza. …PanzerPeppino non delude mai, aprendo ogni volta, con la sua chitarra, nuove porte; ogni volta le sue mani ricercano, sperimentano e ogni volta, puntualmente, bravura e simpatia ne escono esaltate. […] e se da un lato l’impertinente picciotto siciliano ha mantenuto fresca la sua scanzonata ispirazione, dall’altro il travet torinese ha lavorato sodo e metodico su corde e manico e lo yankee americano ha trasformato uno strumento in una locomotiva di suoni e di effetti travolgenti… (Franco Lucà).

Un grande artista e un grande amico che non poteva mancare alla festa dei 25 anni del FolkClub!