SALONE DEL LIBRO OFF 2018

Live

Entrance: 0.00€

Streaming

Ingresso libero e gratuito RISERVATO AI SOCI FolkClub

Notebook #2
a cura di Salone del Libro e Egea Music

Show case di artisti e gruppi emergenti e di culto della scena rock-pop italiana

MATTEO CASTELLANO, CARLOT-TA, LIVIO MINAFRA
Madrina della serata: GRAZIA DI MICHELE


CHIUSURA PRENOTAZIONI: ORE 19.00
C'è ampia disponibilità di posti a sedere.
Venite direttamente al club dalle 20.30 in poi.


Matteo Castellano
Nasce a Fossano e lì cresce ascoltando la musica che più lo influenzerà: Pëtr Il’ič Čajkovskij e Francesco Salvi. Inizia a dedicarsi alla musica nel 1997 folgorato dal genio di Juan Luis Guerra. Scrive subito molte canzoni ma, soprattutto, suona la chitarra in svariate band di cui a volte è anche leader. Dopo questi anni (burrascosi), nel 2005 stampa a suo nome 350 copie di un disco autoprodotto dal titolo I funghi velenosi contenente i brani Una zitella al neon, Madrepadre e Burroghs #1. Le copie vanno immediatamente tutte esaurite e Matteo incassa i primi convinti consensi della critica (...Un piccolo capolavoro, Blow Up). Lasciato il lavoro di fonico, inizia un’intensa attività live e, come cantautore, fa le sue prime apparizioni in palchi importanti come il Nuvolari Libera Tribù di Cuneo e il 48rebisond di Torino. Sviluppa uno stile che va oltre il cantautorato tradizionale, includendo elementi teatrali e cabarettistici che valorizzano i suoi testi poetici e colmi di graffiante ironia. Anche in virtù di una peculiare attitudine live, partecipa nel 2010 al concorso Sotto il cielo di Fred arrivando secondo dietro a Giovanni Block. Lo stesso anno, il suo brano Innamorato lungo viene incluso nella compilation La leva cantautorale degli anni zero e il Club Tenco lo invita a Sanremo per la Rassegna. Nel frattempo forma una nuova band con il virtuoso percussionista Peppe Leone, il chitarrista rumorista Hairi Vogel e il contrabbasso rockabilly di Max Laredo. Con questa formazione registra, nel 2011, il suo secondo disco dal titolo Ezio, distribuito ancora nei circuiti underground, che viene nuovamente osannato dalla critica. Nello stesso periodo si intensificano le sue apparizioni live. Nel 2012 Matteo partecipa alla serata dei cantautori emergenti del Premio Tenco, Il Tenco Ascolta, riscuotendo entusiastici consensi. Nello stesso anno è semifinalista alla XXIII edizione di Musicultura, e il brano L’acqua spacca i ponti viene inserito nella compilation della rassegna. Nel 2013 partecipa al Concerto per l’Emilia. Nel 2015 firma le musiche originali del documentario La gente dei bagni di Stefania Bona e Francesca Scalisi (già registe del suo videoclip Un po’ per i tuoi occhi) con Mammo Inaudi al basso e Sol Ruiz ospite cantante sul brano Via Bianzè. Quest’ultimo brano, insieme ad altri nove inediti e ad alcune rielaborazioni di brani dei CD precedenti, è incluso nel nuovo lavoro discografico di Matteo, Solo la punta. Il disco è uscito per Egea Music a settembre 2017, prodotto da Ettore Caretta ed Enzo Vizzone con la collaborazione artistica di Max Casacci, Rodolfo Di Monte e Osvaldo Di Dio.

Carlot-ta, al secolo Carlotta Sillano, nasce a Vercelli nel 1990. Suona il pianoforte, la chitarra e scrive canzoni. La sua musica, costruita attorno a un pianismo classicheggiante ma energico, può essere descritta come sintesi di un songwriting complesso, formale e un puro spirito pop. Ha all’attivo tre album di canzoni. Il suo disco d’esordio, Make me a picture of the sun, è stato insignito del Premio Ciampi – città di Livorno come miglior debutto discografico del 2011 e della Targa M.E.I. Supersounds per il miglior disco dell’anno. Il disco è segnalato per lo stesso motivo tra i cinque candidati alla Targa Tenco, di cui Carlot-ta è stata ospite nel 2010. Nel 2014 esce Songs of Mountain Stream. L’album, prodotto da Rob Ellis (PJ Harvey, Anna Calvi, Marianne Faithfull, Ute Lemper, Placebo…), è un disco dedicato alla montagna, in cui il paesaggio sonoro alpino, trasformato in elettronica minimale, risuona insieme alle voci, ai pianoforti, agli organi, agli archi e ai fiati. Nello stesso anno Carlot-ta riceve il Premio SIAE alla Creatività durante il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nel 2016 da vita, insieme alla cantautrice e arpista torinese Cecilia, al progetto live Doppelgänger con cui intraprende un tour di più di 40 date in tutta Italia. Il terzo album di Carlot-ta è fresco di stampa. Murmure è un album per organo a canne, voce, percussioni ed elettronica. Prodotto da Paul Evans (Greenhouse Studio, Bedroom Community) e registrato tra Italia, Svezia e Danimarca, è un canzoniere cupo e barocco che esplora le potenzialità dei registri d’organo e in cui si alternano composizioni solenni e impetuose, ballate romantiche, valse musette, danze macabre, motivetti synth-pop. Il disco è finanziato da SIAE e dal Ministero per i Beni Culturali. Dal 2010 Carlot-ta ha avuto modo di esibirsi in più di trecento club, piazze, teatri, festival in Italia e in Europa (Auditorium Parco della Musica, Premio Tenco, Premio Ciampi, MiTo Settembre Musica, Torino Jazz Festival, Veneto Jazz, Jazz:re:found, M.E.I, Festival dei Due Mondi, Salone del Libro di Torino, Liverpool Sound City, Paratissima Skopje) condividendo il palco con artisti di fama nazionale e internazionale. Le sue canzoni sono state utilizzate per campagne pubblicitarie (Ford, 2012), colonne sonore (La luna su Torino, Davide Ferrario, 2014) e per il teatro (Bella Domanda, 2018).

Livio Minafra. Quattro lauree per Livio: Pianoforte, Musica Jazz, Strumentazione per Banda (conseguiti al Conservatorio Piccinni di Bari) e Composizione (conseguito al Conservatorio Duni di Matera). Compositore e pianista vincitore  del prestigioso premio Top Jazz nel 2005, 2008 e 2011, suona soprattutto in piano solo ed ha al suo attivo numerose e importanti partecipazioni come pianista, compositore, arrangiatore e fisarmonicista (MinAfric Orchestra, Kocani Orkestar, Canto General, Radiodervish per citarne alcune). In piano solo ha pubblicato La dolcezza del Grido, La fiamma e il cristallo e Sole Luna e l'album Surprise!!! come leader del Livio Minafra 4et. Ha scritto le musiche del film Ameluk di Mimmo Mancini e di Essere Gigione di Valerio Vestoso. Ha collaborato fra gli altri con Evan Parker, Flavio Boltro, Peppe Barra, Ernst Reijseger, Louis Moholo, Keith & Julie Tippetts, Marko Markovic, Paolo Fresu, Bobby McFerrin, Jerry Gonzalez, Frank London, Mario Schiano, Sergej Kuryokhin, Paul Rutherford, Lucilla Galeazzi, Michele Lomuto, Daniele Sepe, Gianluigi Trovesi, Fakhraddin Gafarov, Darko Rundek, Aldo Caputo, Michel Godard, Roland Neffe, Fry Moneti, Kocani Orkestar, Municipale Balcanica, Roland Neffe, La Villa Barocca, Eugenia Cherkàzova, etc. Ha inciso per le italiane Raitrade, Ed. Il Manifesto, Stradivarius, Cni, Incipit, Sud Music oltre che per la Enja (Germania), Leo Records (Uk), Ogun (Uk).

Grazia Di Michele inizia la sua carriera sul finire degli anni '70 al Folkstudio di Roma e incide il primo album Clichè definito coraggioso e insolito dagli appassionati della giovane canzone d’autore. Ci vorranno cinque anni perché quel disco d’esordio abbia un seguito: nel 1984 incide Ragiona col cuore tornando sulle tracce della musica e dei temi preferiti raccontando storie di ricerca femminile. In queste prove è aiutata da sua sorella Joanna che collabora alla stesura dei testi. In quegli stessi anni Grazia realizza programmi musicali per la RAI e gestisce un locale a Roma, il Johann Sebastian Bar, che diventa un punto d’incontro per tanti musicisti italiani. Nel 1986 Grazia entra alla WEA e ha modo di dimostrare la raggiunta maturità artistica incidendo Le ragazze di Gauguin, album con il quale vince la Vela d’argento e che prosegue quel discorso di canzone d’autore al femminile che caratterizza tuttora la sua produzione. Segue nel 1988 l’album L’amore è un pericolo. Nel 1990 con Io e mio padre partecipa al Festival di Sanremo insieme a Nicolette Larson e parallelamente prepara un nuovo album che viene pubblicato subito dopo; è una raccolta che contiene due brani nuovi e fa il punto della sua produzione, presentata in versione completamente rinnovata. Nel 1991 si presenta nuovamente al Festival di Sanremo con un brano intitolato Se io fossi un uomo, portato in classifica in tutto il mondo da Randy Crawford con il titolo If I were in your shoes, brano che è stato anche registrato in duetto.
L’album in cui è presente il brano è Grazia Di Michele che esce nello stesso anno. Ancora una partecipazione al Festival di Sanremo nel 1993, questa volta in coppia con Rossana Casale, con la canzone Gli amori diversi. Dalla collaborazione con Rossana Casale, che frutta loro il terzo posto al Festival, nasce anche l’album di Rossana Casale Alba argentina, nel quale Grazia partecipa con la scrittura di diversi brani. Confini viene pubblicato subito dopo, contestualmente a un home-video contenente tutti i video realizzati fino ad allora, alcuni dei quali firmati dal regista Gabriele Salvatores. Nel 1995 un nuovo contratto con la SONY porta alla realizzazione di Rudji, album con il quale Grazia ritorna in sala dopo due anni di assenza durante i quali si è dedicata al mestiere di mamma, non tralasciando comunque la consueta attività concertistica. Anche questo album, come i precedenti, è prodotto da Lucio Fabbri e si caratterizza per una forte impronta etnica. Naturale, prodotto da Filippo De Laura che vede la luce subito dopo il diploma ottenuto in Musicoterapia, è l'album che segna il passaggio di Grazia alla produzione indipendente. Durante questi anni si dedica ad attività di impegno sociale rivolte specialmente ai bambini e ai disabili, realizza delle sonorizzazioni per ambienti pubblici e privati e si applica alla creazione di una incubatrice sonora per bambini nati prematuri, attualmente in fase di sperimentazione. Nel 2003 realizza un fortunatissimo tour con Toquinho che la porterà in giro, lungo tutta la Penisola. Per due anni è insegnante di canto presso L’Università della Musica di Roma e da anni insegna la stessa materia presso la popolare scuola Amici di Maria De Filippi, programma che va in onda con successo quotidianamente su Canale 5. Nel 2004 porta in teatro, insieme a Maria Rosaria Omaggio, lo spettacolo Chiamala vita patrocinato dall’UNICEF a sostegno dei bambini vittime dei conflitti armati, realizzato su testi e musiche di Italo Calvino e dell’autrice. Lo spettacolo approda all’Auditorium dell’ONU di New York. Da questo evento nasce la pubblicazione di un cd, Chiamalavita distribuito dai Raitrade. Alla fine del 2005 esce il suo nuovo album Respiro, sempre prodotto da Rai Trade, incentrato ancora una volta sul mondo femminile, sui sentimenti, le emozioni e sulla particolare condizione di alcune donne nel mondo.
Nel 2008 debutta in teatro come attrice protagonista della commedia Dì a mia figlia che vado in vacanza di Denise Chalèm, ottenendo consensi da parte del pubblico e della critica specializzata.
Il disco Passaggi segreti esce a ottobre del 2009. E’ un album caratterizzato da un forte interesse per alcuni problemi sociali: la condizione dei clandestini, la guerra, la libertà negata. All’interno ci sono due video realizzati per sensibilizzare maggiormente il pubblico.
Nel 2010 dirige L’accademia della canzone presso il Conservatorio dell’Aquila. A ottobre del 2012 esce il cd Giverny prodotto e arrangiato dal pianista e compositore Paolo Di Sabatino realizzato con il suo trio e la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Una virata nel jazz caratterizza questo nuovo lavoro dove si respira una nuova aria sonora e compositiva. Nel 2015 partecipa per la quarta volta al Festival di Sanremo, questa volta in duetto con Mauro Coruzzi. Il brano è Io sono una finestra, una ballata jazz poetica e commovente, contenuta nell’ album Il mio blu (Nar international), coprodotto sempre da Paolo Di Sabatino. Grazia vince il premio Lunezia per il miglior testo e la coppia si aggiudica il premio Cento Radio per la migliore interpretazione. Nella classifica della stampa, che assegna il premio Mia Martini, inoltre, il brano conquista il secondo posto. Grazia ha collaborato con numerosi artisti italiani e stranieri, cantando o scrivendo brani con e per loro. Tra questi Lucio Fabbri, Nicolette Larson, Randy Crawford, Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè, Pierangelo Bertoli, Rossana Casale, Irene Fargo, Ornella Vanoni, Toquinho, Tosca, Jose Feliciano, Massimo Bubola, Luca Madonia, Massimo Ranieri, Terje Nordgarden, Paolo Di Sabatino, Mario Venuti. Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui – solo per ricordare gli ultimi anni – il premio letterario LuccAutori, il premio Lunezia (per il valore musical letterario dell’album Respiro nel 2006 e migliore testo Sanremo 2015 per Io sono una finestra), il premio culturale Mumi, il premio Cantagiro (per il contributo dato negli anni alla Musica Italiana di qualita’ e alla scoperta di nuovi talenti), il premio Città dell’Aquila (per l’impegno con cui si è dedicata alla ricostruzione morale della città colpita dal terremoto), il premio Giuni Russo (2014), il premio “Le cento radio” per l’interpretazione di Io sono una finestra (2015), il premio Nuovo Imaie “per la sua grande sensibilità interpretativa” (2016).