Buscadero Nights presenta JOHN FULLBRIGHT & ANDREW HARDIN (USA) apre SARSAPARILLA (USA)

Live

Ingresso: 15,00€
Minori di 30 anni: 8€ (regolamento sconti)

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Giovanissimo talento sulle orme di Woodie Guthrie

 

Il piccolo paese di Okemah, Oklahoma è luogo sacro per il folksinging mondiale, è il luogo dove vide la luce il mitico Woody Guthrie, padre putativo di tutti quelli che hanno preso una chitarra in mano e si sono messi a cantare raccontando storie, esprimendo sogni, cercando un riscatto sociale per sé e per gli altri. Il grande Woody Guthrie quest’anno compirebbe 100 anni, e sarebbe felice di sapere che proprio nella sua città è sbocciato un giovane talento, che sulle sue orme presenta un folk energico, con una voce energica supportata da un’ottima tecnica sulla chitarra e sull’armonica. Anche John Fullbright, come già Guthrie, ha iniziato esibendosi da solo, chitarra e armonica, incendiando tutti i saloon e i pub dell’Oklahoma e in pochissimo tempo si è fatto un nome e una reputazione da quelle parti anche tra i colleghi songwriter più grandi di lui che sono rimasti impressionati dalla capacità di questo ventenne di scrivere canzoni senza tempo come se vivesse in un’epoca storica molto lontana dalla sua. Illustri colleghi hanno speso parole e paragoni importanti nei suoi confronti a cominciare da Kevin Welch, Greg Trooper e Jimmy LaFave che l’ha accolto sotto la sua egida. Fullbright, per la prima volta in Europa e in Italia, presenta il suo primo disco di studio, fresco di stampa, dopo il folgorante esordio discografico con il live registrato al Blue Door di Oklahoma city, che ha fatto gridare al miracolo la critica americana più severa. In bilico tra Dylan e Hank Williams, venato di blues, old time country e jazz, John Fullbright è più di una grande promessa, è già una bella realtà, che tiene viva la musica folk e i suoi ideali. Fullbright suona anche la fisarmonica e il pianoforte e la notte, ancora oggi, è facile trovarlo fuori da una stazione di servizio di Okemah a improvvisare con vecchi amici o qualcuno appena incontrato in un bar, canzoni del suo mentore Townes Van Zandt, Hoyt Axton e Leonard Cohen, di cui ha ripreso la meravigliosa Hallelujah nel suo disco dal vivo.
John approda al FolkClub accompagnato da una leggenda della chitarra acustica, Andrew Hardin, chitarrista prediletto di Tom Russell, Lucinda Williams, Dave Alvin. Camicia a scacchi, faccia da ragazzino, jeans slavati e gli inseparabili cowboy boots che portano i segni dei km percorsi sulla strada e della polvere del West, è il miglior “padrino musicale” che un giovane talento come Fullbright potrebbe sognare.


Apre il concerto Sarsaparilla. La salsapariglia è una pianta arbustiva rampicante nota per le proprietà depurative delle sue radici. Dietro questo curioso nom de plume, si nasconde il progetto alt-folk di Brandon Miller, musicista nato a Philadephia e trapiantato a Berlino, che all'inizio del 2011 ha pubblicato il suo primo album in studio, Everyone Here Seems So Familiar. Le canzoni di Sarsaparilla sono una miscela unica di folk, indie-rock, alt-country e ambient; presentata con una voce delicata e ipnotica. Influenzato da Led Zeppelin, Pixies, Tom Waits, Radiohead e persino da Beethoven, questo ottimo compositore si è guadagnato l'attenzione della scena musicale alternativa berlinese. Una musica semplice e di rara intensità, la sua, che sembra sussurrarci i segreti dei nativi americani e della loro terra. Recensito da Rolling Stone e da gran parte della stampa specializzata, è stato paragonato a Cohen e a Josè Gonzales.