DAVE BURRELL (USA)

Live

Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)

Streaming

Prezzo: 5,00€

FolkClub si è dotato di un sistema di purificazione dell'aria dotato di certificazioni europee di primissimo livello: il NIVEUS NV100 della NETCO, garantito per la purificazione dell'aria di una superficie di 120 mq (la sala del club è 100 mq) da qualsiasi agente patogeno, virus, allergene, batterio e micro-polvere in sospensione, grazie un filtro ULPA di grado U15 ad alta densità che blocca le particelle nocive, una camera di strerilizzazione a raggi UV-C che sterilizza tutti i microrganismi e un filtro a carboni attivi che purifica ulteriormente l'aria prima di ri-immetterla nell'ambiente. Svariati test eseguiti sul NIVEUS NV100 della NETCO presso laboratori italiani ed europei ne hanno confermato e documentato le notevoli prestazioni di purificazione e la conformità ai più elevati standard di qualità e sicurezza.
Al FolkClub la musica si può ascoltare in tutta tranquillità!!

Piano Solo

Il compositore-pianista Dave Burrell è un artista di caratura eccezionale sulla scena musicale contemporanea internazionale. Le sue composizioni dinamiche con radici blues e gospel ricordano la tradizione di Jelly Roll Morton, James P. Johnson e Duke Ellington, così come i compositori d'avanguardia Thelonious Monk e John Coltrane. Il suo stile originale e il suo approccio audace alla composizione, profondamente radicato nella tradizione afroamericana ma che impiega le più ampie ispirazioni musicali e culturali, forniscono una lettura unica della musica e della storia americana. Burrell è un poeta musicale che celebra la cultura afroamericana e la storia inquieta e multiforme della sua integrazione. Distinguendosi come figura di spicco della scena d'avanguardia newyorkese nella seconda metà degli anni '60, Burrell si afferma rapidamente come uno dei pianisti più innovativi, collaborando con i leader emergenti del jazz contemporaneo e unendosi ai gruppi di Marion Brown, Pharoah Sanders e Archie Shepp. Ha suonato e registrato, tra gli altri, con Giuseppi Logan, Sunny Murray, Albert Ayler, Grahan Moncur III, Byard Lancaster, Sirone, Alan Silva, Clifford Thornton, Roscoe Mitchell. Una stagione di “free jazz” così fluida e creativa è culminata con la partecipazione di Burrell e di molti altri musicisti di spicco nel leggendario Festival Panafricano di Algeri e nella storica serie di uscite delle etichette francesi BYG e America. Fin da allora, Burrell ha rivelato l'assoluta apertura che avrebbe attraversato tutta la sua produzione: nell'ampio spettro di materiali e di esplorazioni dei suoi dischi di questo periodo, trova posto anche la rilettura delle arie di Giacomo Puccini ne La Vie de Boheme. Nei decenni successivi la musica e i concetti di Burrell si sono evoluti e ampliati in molte direzioni, sia nella dimensione del pianoforte solo come attraverso una lunga serie di collaborazioni storiche. L'attività costante nel continuum jazz d'avanguardia e il continuo confronto con la tradizione del pianoforte ragtime e jazz (Jelly Roll Morton, Ellington, Monk), nonché con la canzone popolare e il patrimonio della musica classica, sono sempre stati fortemente legati allo stile personale di Burrell, una combinazione di forma composta e dettaglio improvvisato che unisce passato e presente in un panorama onnicomprensivo. Insieme alla sua appartenenza di lunga data ai gruppi di Archie Shepp (più di 20 dischi insieme), la sua 360 Degrees Music Experience e quella di Beaver Harris negli anni '70 (suonando sotto il motto "dal ragtime a nessun tempo"), il lungo e intenso sodalizio con il tenore David Murray, e le collaborazioni stabili con il tubista Bob Stewart, con Andrew Cyrille e William Parker (Full Blown Trio e altri progetti), con la cantante Leena Conquest e negli ultimi anni con il trombonista Steve Swell e la diva soprano Veronica Chapman -Smith sono solo alcuni momenti salienti della sua carriera. Un tratto significativo della ricerca e dell'idea di composizione di Burrell è il suo costante rapporto con la poesia, le arti performative e altre fonti di ispirazione intellettuale. Dalla fine degli anni '70 ha scritto in collaborazione con la poetessa e librettista svedese Monika Larsson centinaia di canzoni documentate su registrazioni negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone; un'opera jazz per orchestra, ballerini e coro, Windward Passages, una narrazione personale sull'integrazione razziale e il confronto interculturale; il progetto di un balletto jazz intitolato Holy Smoke; maestoso progetto degli ultimi anni American Civil War 1861-1865, una vasta rilettura musicale e politica della storia e dei conflitti americani ispirata dallo studio degli scritti e di altri materiali di Lincoln durante i cinque anni di residenza di Burrell e Larsson presso il prestigioso Rosenbach Museum and Library di Philadelphia. La terza di queste cinque suite, Turning Point, suonata in duo con Steve Swell al trombone, è stata pubblicata nel 2014 con grande successo di critica. Un lavoro in corso, Variations: Full-Blown Rhapsody, è stato presentato in anteprima al Vision 23 Festival di New York, dove Burrell ha ricevuto un premio alla carriera il 23 maggio 2018.

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