EUGENIO BENNATO

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Ingresso: 20,00€
Minori di 30 anni: 10€ (regolamento sconti)

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Questione meridionale
CONCERTO ECCEZIONALE

Eugenio, profeta del folk meridionale quando in Italia circolava solo il folclore più caricaturale e le ghironde rialzavano la testa in terra di Francia, è stato il grande traghettatore del folk nazionale in terra straniera, addirittura oltre oceano, attraverso una geniale e originale rivitalizzazione dei ritmi e dei suoni della taranta. Anche lui cocciuto e testardo nel realizzare rare intuizioni, nel trasformare i suoi sogni in realtà effettive che partoriscono scuole di formazione per le giovani leve e portano nel mondo l’immagine di una Italia diversa.

Ponte fra tradizione e rinnovamento, Eugenio ha la capacità di esaltarsi davanti all’anziano testimone di antiche armonie popolari, come ugualmente esultare davanti al giovanissimo suonatore di chitarra battente o di tammorra e tamburello. E se da un lato questo è sinonimo di umiltà e onestà intellettuale, dall’altro è pure testimonianza di una insaziabile fame di conoscenza.

Il fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare, di Musicanova e di Taranta Power torna al FolkClub dopo una lunga assenza per presentare il suo ultimo lavoro discografico, quello che lui stesso definisce senza mezzi termini …il più importante della mia carriera.

Il sud esprime come parola scintillante e colorata la sintesi di un percorso, che mi ha portato a riconoscere il valore e l’apporto creativo offerto in Italia dalla nuova ondata migratoria: la presenza di strumenti e voci e anime del Marocco, della Tunisia, dell’Egitto, dell’Algeria, ma anche di isole e di terre più lontane come Madagascar, Etiopia, Mozambico, Capoverde. In Questione meridionale ho scritto cose che riguardano vari momenti della storia presente che ho vissuto direttamente, e della storia del passato che ho appreso attraverso ricostruzioni e ricerca di tracce. Riaffiorano così alla mia mente e alla mia immaginazione i volti e le storie di personaggi maledetti, uccisi e cancellati dalla storia, come Ninco Nanco e Michelina De Cesare, combattenti meridionali abbattuti dall’esercito sabaudo al tempo dell’Unità d’Italia, che avevano osato contrapporsi alla campagna militare sicuramente irrispettosa e ignorante delle istanze della cultura diversa dei contadini del sud. E la storia dei briganti si collega a una storia del presente, per esempio alla straordinaria storia dell’”onda verde” della primavera araba, che rappresenta un fatto nuovo e inatteso che ha avuto la potenza di avviare un cambiamento epocale. Dopo un concerto a Casablanca nel febbraio 2011, ho scritto un brano che racconta di un sud che finalmente si muove, di una nuova gioventù che da sola si prende le cose che le spettano. E, più recentemente, ho dedicato una balata alla giovane pianista iraniana Neda Soltan, uccisa nel luglio 2009 da un cecchino che l’ha colpita mentre pacificamente sfilava in una manifestazione a Teheran, per la strada. (Eugenio Bennato)
Sul palco del FolkClub con Eugenio Bennato (voce, chitarra, mandola, chitarra battente), Ezio Lambiase (chitarre), Stefano Simonetta (basso), Chiara Carnevale (voce e percussioni), Sonia Totaro (voce e ballo).